Il cane chiamato Stick, stecchino per noi italiani, è il protagonista di questa divertente storia.
Il nome, come ci spiega l’autore, è dovuto al fatto di non saper disegnare, se non con il metodo stecchino: un cerchio per la testa , una lineetta verticale per il corpo e quattro linee diagonali per gambe e braccia, nel caso di persone. Se si tratta di cani il metodo stecchino prevede rettangoli, triangoli e linee.
Stick dog vive in un grosso tubo vuoto sotto l’autostrada, non ha padroni, ma ha quattro buoni amici che spesso vanno a trovarlo. Ognuno particolare. Un barboncino che odia gli scoiattoli, un dalmata chiamato Striscia che ama essere originale, la bassottina Karen, bravissima a mimetizzarsi nell’erba alta e il meticcio chiamato Meticcio.
I cinque amici partiranno alla ricerca dell’hamburger perfetto. Riusciranno a raggiungere il loro obiettivo?
Mi piace questo libro perché è capace di trasmettere il valore e la ricchezza della diversità, dell’amicizia e del disegno con il metodo stecchino!
Qualcosa di prezioso in un mondo dove, a volte, si perde di vista la necessità di dare spazio ai tempi, ai talenti e, perché no, anche ai difetti di ognuno che possono sorprenderci e rivelarsi risorse.
FRASE PERFERITA: Perciò l’ultima cosa su cui dobbiamo metterci d’accordo è che questa storia di Stick Dog (con i suoi brutti disegni che la mia insegnante non apprezza) vi verrà raccontata nel modo che piace a me (e che invece non piace al mio insegnanta di lettere). Affare Fatto? Fantastico . Cominciamo. Ci sarà da divertirsi.
Titolo: Il diario di Stick dog. Una storia bellissima disegnata così così.
Autore: Tom Watson
Edizioni: LeRane Interlinea